giovedì 29 novembre 2007

L’agricoltura, elemento importante per la difesa della natura
Lo sviluppo che l'agricoltura ha assunto negli ultimi decenni del '900 ha provocato una semplificazione del paesaggio agrario attraverso la scomparsa o la forte riduzione di quegli elementi di naturalità o seminaturalità (boschi e macchie, vegetazione ripariale, siepi interpoderali, alberate, alberature stradali) unitamente alla contemporanea e progressiva diminuzione d'importanza delle opere di regimazione idraulico - agraria e di difesa del suolo (solchi, affossature ecc.). E' qui che ha origine, in parte, il problema del dissesto idrogeologico, di cui il processo erosivo costituisce il primo segnale.

L'erosione
L’erosione è un processo fisico normalmente presente in natura legato alle caratteristiche climatiche, podologiche (origine, struttura e composizione chimica del suolo), morfologiche e vegetazionali di ciascun ecosistema naturale.
Codesto fenomeno è generato dall’azione battente delle gocce di pioggia e dal conseguente ruscellamento superficiale delle acque. Questi fattori determinano la rottura degli aggregati, il distacco, lo spostamento delle particelle elementari di terreno e la compattazione dello strato superficiale di esso. Quest’ultimo provoca, a sua volta, il deterioramento della struttura del suolo e la formazione della crosta superficiale che causa la riduzione dell’immagazzinamento e l’ infiltrazione dell’acqua. Si crea quindi un maggiore scorrimento superficiale delle acque meteoriche e un peggioramento dell’azione erosiva a danno del suolo.
L’erosione può essere contenuta dai metodi adottati per la gestione del suolo e la conduzione delle colture. In presenza di una copertura densa e permanente (boschi e pascoli), ad esempio, si ha una azione erosiva trascurabile, mentre si hanno valori molto elevati quando il terreno rimane nudo o scarsamente coperto
La copertura vegetale, infatti, determina la riduzione dell’effetto battente della pioggia, del rischio di formazione della crosta superficiale (strato del terreno molto superficiale scarsamente permeabile all'acqua) aumentando l’infiltrazione dell’acqua nel terreno e, contemporaneamente, diminuendo la velocità di scorrimento superficiale delle acque e la loro turbolenza.
Altro elemento fondamentale per il contenimento dell’azione erosiva è costituito dalle sistemazioni idraulico-agrarie che hanno lo scopo di raccogliere le acque in eccesso rispetto alla capacità di ritenuta del terreno, in modo da assicurare il giusto rapporto tra acqua, aria e suolo. Allo stesso tempo deve garantire la massima stabilità delle pendici ed il minimo livello di erosione. Ciò dovrebbe essere assicurato da una rete composta da solchi di coltivazione temporanei, fossi di guardia, fossi collettori e fosso di valle.
Tuttavia il contenuto di Sostanza organica (S.O.) del suolo incide profondamente sulla sua erodibilità: è noto che maggiore è il contenuto in S.O. più è elevata la resistenza del suolo all’erosione.
I fenomeni erosivi non debbono essere sottovalutati, non solo perché i forti fenomeni di perdita di terra provocano dei danni diretti (ostruzione di canali, ponti, allagamento di strade ecc.) ma anche perché assieme alle particelle terrose vengono portate nei corpi idrici ingenti quantità di fertilizzanti chimici (in particolare azoto e fosforo) e di fitofarmaci ed inoltre i sedimenti stessi si comportano non solo come vettori di inquinanti, ma come veri e propri inquinanti.
La gravità dell’erosione spesso non è pienamente avvertita e adeguatamente considerata in quanto il continuo livellamento della superficie del suolo, attuato con le lavorazioni, può mascherare - ma di certo non rimediare – i danni subiti dal terreno, con conseguenze negative non solo sull’ambiente, ma anche sulla quantità nonché sulla qualità delle produzioni agricole ottenibili.

1 commento:

prof.ssaSapio ha detto...

Ci piacerebbe molto venire a Fermo ed organizzare con voi uno scambio culturale su quanto studiato in laboratorio.